Se siete stati alla New York City Jewelry Week (NYCJW) lo scorso novembre, potreste esservi imbattuti nell'ambasciatrice Formlabs Jocelyn DeSisto. Nel 2017, dopo la laurea in belle arti con specializzazione in Jewelry Design presso il Savannah College of Art and Design (SCAD), Jocelyn ha aperto uno studio di design contemporaneo a New York chiamato Lot28. I suoi luminosi gioielli si ispirano al mondo dei coralli e sono realizzati grazie alla Clear Resin di Formlabs e con argento sterling lavorato a mano.
Nel corso della NYCJW, Jocelyn ha tenuto diversi workshop presso il Cooper Hewitt Museum, durante i quali i partecipanti hanno potuto esplorare l'universo della stampa 3D, della pittura e delle tecniche di gioielleria più tradizionali, nonché progettare accessori personalizzati. Ha inoltre organizzato un'esposizione pop-up interattiva in collaborazione con le artiste Cassondra Morrison e Bernie Thompson, e ha chiuso la settimana con un incontro sull'imballaggio sostenibile all'evento Full Circle, ospitato nel campus del Fashion Institute of Technology (FIT) a Chelsea. Sempre durante la settimana dedicata al gioiello, il lavoro di Jocelyn è stato tra i protagonisti della mostra The Four Ring Circus, organizzata da Icons at Play, e del Design Innovation Popup allestito dallo SCAD in collaborazione con Industry West.
Date le premesse, non vedevamo l'ora di parlare con Jocelyn per scoprire quali sono le sue fonti di ispirazione e in che modo utilizza la stampa 3D stereolitografica (SLA) a favore della sostenibilità nel settore e per generare consapevolezza intorno al tema dello sbiancamento dei coralli.
Continua a leggere per scoprire cosa ci ha raccontato.
Perché la sostenibilità è importante
Quali sono le fonti che generano rifiuti durante la produzione tradizionale di gioielli? In che modo il settore può migliorare?
Finita l'università, ero impaziente di realizzare i miei gioielli, ma sono rimasta scioccata dallo scarso interesse per l'impatto sociale del settore. Sentivo che si poteva fare molto di più. L'industria del gioiello sta facendo grandi passi avanti nel promuovere una maggiore consapevolezza a livello ambientale, ma la strada da percorrere è ancora lunga.
Tra le varie iniziative, quest'anno al Lot28 ci siamo concentrati anche sull'imballaggio a "rifiuti zero".
L'imballaggio è un sottoprodotto di scarto che riguarda quasi tutti i prodotti fisici. Nel nostro settore, il pluriball e gli imballaggi protettivi sono un elemento fondamentale per assicurare che l'opera spedita arrivi a destinazione in totale sicurezza. Con Lot28, abbiamo realizzato una serie di iterazioni per capire come rendere il nostro imballaggio più sostenibile. Ci siamo chiesti innanzitutto come prolungarne la vita utile rispetto ai prodotti monouso tradizionali, e nell'estate del 2019 abbiamo messo a punto l'imballaggio a "rifiuti zero"
a partire da prodotti riutilizzabili in grado di proteggere il gioiello e di essere in seguito riconvertiti. Al posto di scatole in cartone, biglietti da visita di lusso e schiume sintetiche, abbiamo optato per sacchetti in silicone riutilizzabili per uso alimentare, cartoline in carta riciclata con inchiostro a base di soia e una morbida spugna come cuscino. Ogni componente può trovare nuova vita una volta consegnato ai nostri clienti.
La cartolina riporta un ringraziamento scritto a mano, da un lato, e 10 consigli eco-friendly da adottare nella vita quotidiana, dall'altro.
Nel nostro studio, ci impegniamo al fine di ottimizzare il flusso di lavoro e renderlo a basso impatto ambientale, cercando di prolungare la vita degli strumenti: ad esempio, prediligiamo i panni in stoffa al posto della carta assorbente, usiamo guanti biodegradabili e facciamo ricerche sulle pratiche adottate nella nostra catena di fornitura. Lavoriamo unicamente con argento sterling di Rio Grande, che ha adottato importanti misure per ridurre l'impatto ambientale delle proprie strutture. Dal 2010, gli edifici di Rio Grande sono a consumo energetico nullo, in quanto alimentate unicamente da energia solare. Vogliamo continuare a perfezionare il nostro impegno a sostegno delle pratiche di efficienza ambientale anche nel corso del 2020.
Spiegaci meglio come avviene il processo creativo. In che modo le stampanti 3D SLA di Formlabs si inseriscono nell'iter produttivo?
La stampa 3D è diventata la soluzione ai miei problemi di design. Il mio lavoro prevede la costante ripetizione di forme costellate di dettagli di piccole dimensioni. Ho iniziato la mia carriera di artista con carta e penna. Quando mi sono affacciata al mondo del 3D, volevo tradurre i miei disegni in forme tridimensionali, ma ero limitata dall'incapacità di replicare le centinaia di piccole superfici che caratterizzano le mie opere.
La modellazione digitale era la soluzione perfetta. Come con il modello di un disegno, posso massimizzare il tempo di progettazione durante la creazione di un modello 3D e poi stampare una serie di prototipi, evitando i rallentamenti propri della produzione a mano.
Il mio è un procedimento ibrido, che unisce fabbricazione digitale, pittura a mano e tecniche di gioielleria tradizionali. Per prima cosa, studio la conformazione microscopica del soggetto naturale che intendo ricreare. L'obiettivo dello scorso anno era puntare l'attenzione sul tema dello sbiancamento dei coralli, un fenomeno drammatico e in rapida diffusione. Una volta inquadrate le strutture cellulari, posso riprodurle in modelli 3D. Scompongo le forme nei loro elementi di base e poi sviluppo l'opera a partire da lì.
Quando la bozza dei modelli 3D è pronta, eseguo alcuni test con la stampante 3D Form 2 di Formlabs, grazie alla quale posso replicare in poco tempo dimensioni, forme e proporzioni direttamente nello studio.
L'integrazione della stampa 3D SLA nel processo creativo è stato un ulteriore passo avanti verso il raggiungimento dei nostri obiettivi di sostenibilità per il 2019. Eseguire stampe su richiesta in-house ci consente di ridurre al minimo le giacenze di magazzino e quindi gli sprechi. In passato, affidavamo la stampa 3D a terzi, ma ciò comportava lunghi tempi di produzione, onerosi investimenti iniziali e metodi di spedizione poco sostenibili.
Dopo aver finalizzato e stampato i modelli in versione 3D, aggiungiamo il colore. Mi ha sempre affascinato il modo in cui un artista riesca a prendere un materiale, manipolarlo e trasformarlo in qualcosa di totalmente unico e personale. Pulite le stampe della Form 2, applico un primo strato di vernice e poi l'opacizzante, che riveste le superfici in rilievo. Sono proprio queste forme che stabiliscono quali motivi appariranno una volta verniciata la superficie.
Dopo aver rifinito e impermeabilizzato il colore, i pezzi vengono montati su argento sterling tramite incastonatura a tensione. La finitura lucida aumenta la luminosità delle stampe 3D e dona loro un aspetto che ricorda il vetro di Murano.
Che cosa ha suscitato il tuo interesse nei confronti della sostenibilità e in particolare della salvaguardia dei coralli?
La tutela e la consapevolezza ambientale hanno sempre fatto parte della mia vita, e attraverso il design posso esprimere e condividere la mia passione per l'ambiente che ci circonda. Ho sempre amato l'oceano e le barriere coralline, con i loro colori vivaci e le forme esotiche. Da grande fan della serie Blue Planet, ho scoperto il fenomeno dilagante dello sbiancamento dei coralli e sono rimasta sconvolta da come un problema globale di tale rilevanza sia quasi sconosciuto ai più. Ho iniziato a fare ricerche e ad approfondire le cause dello sbiancamento dei coralli e mi è venuto spontaneo incorporare progressivamente questo tema nel mio lavoro.
A causa del cambiamento climatico, negli ultimi 30 anni abbiamo perso oltre il 25% dei coralli viventi al mondo. Secondo le previsioni delle Nazioni Unite, se non adottiamo provvedimenti immediati per garantire la protezione degli oceani, entro la metà del secolo potremmo dover dire addio alla maggior parte degli ecosistemi funzionali della barriera corallina. Se siete interessati e volete saperne di più sugli effetti dello sbiancamento dei coralli, vi consiglio vivamente di guardare il documentario Chasing Coral.
Data la natura sottomarina delle barriere coralline e la scarsa accessibilità per la maggior parte delle persone nella vita quotidiana, la questione rischia di passare inosservata e di rimanere letteralmente sommersa. Lot28 è il mio promemoria giornaliero a riguardo. Un promemoria costante dell'impatto che gli esseri umani hanno sull'ambiente e della possibilità di promuovere il cambiamento.
Il futuro di Lot28
Lot28 ha grandi piani per il 2020! Il 2019 è stato un incredibile anno di lancio, ricco di traguardi entusiasmanti, sfide e ispirazione. Ora, l'azienda sta mettendo a punto una raccolta di lavori inediti, alcuni dei quali avranno un nuovo focus ambientale.
Lot28 è da sempre interessata a conoscere le questioni ambientali che stanno più a cuore alla comunità. Puoi contattare lo studio o ricevere aggiornamenti sui prodotti futuri tramite l'account Instagram @Lot28design.
L'intervista è stata adattata e condensata per renderla più chiara.