Quando l’innovazione incontra la tradizione: come la startup Jirama ha realizzato un presepe interamente stampato in 3D
La giovane startup napoletana Jirama, nata nel 2020 con l’obiettivo di sviluppare prodotti innovativi con le tecnologie della produzione additiva, ha voluto applicare la stampa 3D al classico presepe canonico napoletano, dando vita ad un perfetto connubio tra tradizione e innovazione.
Il presepe è un importante elemento della tradizione italiana volto a rievocare la scena della Natività, che per usanza consolidata viene allestito durante il periodo natalizio. In particolare, Napoli è la città dell’arte presepiale per eccellenza, famosa per i suoi artigiani presepisti che, dalle loro botteghe, continuano a tramandare questa forte tradizione ormai da secoli.
Il nome Jirama, che viene dal malgascio, la lingua del Madagascar, e significa “essenza dello spirito”, evoca la missione della società di apprendere tutte le possibili applicazioni dei diversi materiali e tecnologie. L’idea di business di Jirama si basa su un nuovo modo di fare produzione. A tal fine, il suo team di Ricerca & Sviluppo, in collaborazione con gli atenei della Regione Campania e in particolare con i dipartimenti di Ingegneria Meccanica e Gestionale, studia nuovi modelli di produzione per sviluppare processi di reingegnerizzazione e innovazione delle imprese, in modo da ottenere vantaggi in termini di riduzione dei materiali utilizzati, e quindi di costi, senza penalizzare la qualità.
Com’è nato il progetto del presepe di Jirama
Il progetto è nato in collaborazione con il MANN, Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dall’idea di partecipare alla mostra presepiale “Il presepe cortese. L’eredità di Carlo III”, in programma presso il museo dal 1° dicembre e al 31 gennaio, che prevede l’esposizione di classici presepi napoletani di collezioni private in un confronto tra epoche diverse e la cui opera centrale è quella di Giuseppe Sanmartino, lo scultore del celebre Cristo Velato, che nasconde una grande passione per l'arte presepiale.
Accanto a queste opere, Jirama propone il proprio presepe per far conoscere una nuova era con la stampa 3D, senza però andare in contrasto con la tradizione napoletana.
“Il nostro progetto è nato non per sostituirsi ai grandi classici del presepio napoletano dei secoli che ci hanno preceduto, ma per far conoscere una nuova era della produzione incentrata sulla stampa 3D”.
- Valentina Popolo, Reaserch & Development of New Technologies Jirama s.r.l.
La scelta della tecnologia e dei materiali
Jirama utilizza al proprio interno diverse stampanti e tecnologie, dalla stampa 3D a filamento a quella a resina. Per la realizzazione di questo progetto, la scelta è ricaduta sulla stampante a tecnologia SLA Form 3L di Formlabs per due motivi principali:
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L’ampio volume di stampa, particolarmente adatto alle dimensioni dei componenti del presepe.
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La possibilità di avere un dettaglio di stampa molto elevato, evidenziando perfettamente i minimi dettagli (es. naso, occhi, ecc.). La tecnologia SLA, a differenza di quella FDM, permette non solo di ottenere una superficie liscia e omogenea (senza rendere visibili gli strati), ma anche di svuotare parzialmente i pezzi al loro interno, risparmiando resina.
La resina prescelta per la stampa è stata la Grey Resin, materiale robusto che fornisce una finitura di superficie e un aspetto opaco e dettagli precisi.
“L’utilizzo della Grey Resin a 100 micron ha consentito un dettaglio di stampa elevato, evidenziando bene i lineamenti del volto. Ci ha permesso di ottenere elementi dettagliati con tempi di stampa ragionevoli e svuotati all’interno con una riduzione del consumo di resina.”
- Valentina Popolo, Reaserch & Development of New Technologies Jirama s.r.l.
Così, la startup ha realizzato un presepio interamente stampato in 3D con la stampante a tecnologia SLA Formlabs Form 3L, conosciuta grazie al supporto di Energy Group - SolidManufacturing 3D, uno dei rivenditori Formlabs in Italia.
Perché la stampa di grande formato è importante
In questo rapporto confronteremo la stampa 3D in-house di grande formato con la Form 3L con altri metodi di produzione, tra cui l'esternalizzazione e l'uso di stampanti FDM.
Dall’idea allo sviluppo del progetto
Per dare vita al presepio, che segue i canoni stilistici tardo rinascimentali, i modellisti di Jirama hanno iniziato disegnando digitalmente tutto il presepe, a partire dalla bozza fino ad ottenere un modello grafico in 3D aumentando la definizione per un elevato livello di dettaglio.
Dopodiché, si sono avvalsi del supporto di un presepista per apprendere la storia del presepe e il significato di ciascun elemento, dai pastori ai componenti dell’ambiente, in modo da poter poi creare i propri elementi stravolgendo quelli classici, ma senza entrare in contrasto con la tradizione.
“Nel presepe tradizionale ogni elemento ha un significato. Dal momento che il nostro era però un progetto innovativo, per evitare di scontrarci con la tradizione e per mostrare le diverse possibilità della stampa 3D, abbiamo deciso di inserire elementi diversi che difficilmente si trovano insieme, per cui, per esempio, la nostra parete ha una parte in tufo, una in mattoni romani e una stuccata”.
- Valentina Popolo, Reaserch & Development of New Technologies Jirama s.r.l.
Ogni singolo elemento è stato stampato con uno svuotamento al suo interno di circa il 30-35%. Questo ha permesso di ottenere un’elevata risoluzione, ma con risparmio di resina.
Successivamente alla stampa, sono stati effettuati i classici processi di post-elaborazione, dal lavaggio alla cottura delle parti.
Dopo la rimozione manuale dei supporti, i pezzi sono stati levigati con diversi tipi di carta vetrata, più o meno leggera a seconda delle necessità, per ottenere una superficie che fosse il più possibile liscia ed omogenea.
Una volta completata la pulitura, è stata applicata una tecnica speciale: i pezzi finiti sono stati reimmersi all’interno della resina, dipinti a mano, e poi sottoposti direttamente a cottura per 3 ore a 70 gradi.
Questo processo ha permesso di ottenere una superficie liscia e lucida, senza dover aggiungere nessun altro tipo di prodotto come spray o pitture.
Guida alla fotopolimerizzazione post-stampa delle resine Formlabs
Questa guida permette di comprendere in che modo questa influisce sulle proprietà principali di ciascun materiale Formlabs. Qui affronteremo i consigli per la fotopolimerizzazione post-stampa di materiali specifici per ogni applicazione, nonché le strategie per evitare i problemi più frequenti.
I tre elementi della Natività, invece, sono stati direttamente dipinti a mano da un artista e collaboratore esterno, con un risultato visivamente molto affine ai presepi tradizionali.
Per questi pezzi è stato saltato il passaggio della seconda passata di resina, per evitare che il colore potesse scivolare sulla resina non lavata ma cotta direttamente.
Il risultato finale: un presepe innovativo
Così Jirama ha scelto la tecnologia SLA di Formlabs per creare un presepe interamente stampato in 3D che si inserisce nella secolare tradizione presepiale della città. L’opera di Jirama è un presepe completamente particolare e unico, strutturato su pianta circolare e con elementi contrastanti, dalla colonna romana al capitello greco. Ha un diametro di 80 cm, raggiunge un’altezza di 60 cm e un peso totale di 15 kg. È composto da 32 pezzi, per ognuno dei quali i tempi di stampa si aggirano intorno alle 36 ore. Per completare tutto il presepe la startup ha impiegato circa un mese e mezzo. In particolare, grazie all’uso della prospettiva, lo sguardo dell’osservatore si focalizza sulla Natività.
“ll presepio è un elemento antichissimo della tradizione napoletana e ogni epoca storica ne ha dato la propria interpretazione. Siamo molto felici di vedere che il team di Jirama ha scelto le stampanti Formlabs per dar vita a quest'opera innovativa”.
- Marco Zappia, Channel Sales Manager di Formlabs per l’Italia