Stampa 3D di filettature e aggiunta di inserti filettati a parti stampate in 3D (con video)
Le viti sono tra i sistemi di fissaggio più diffusi per qualsiasi tipo di materiale. Ma è possibile utilizzare viti standard con le parti stampate in 3D? La risposta è decisamente affermativa, sia per le parti realizzate tramite stereolitografia (SLA) che tramite sinterizzazione laser selettiva (SLS).
In questo articolo esaminiamo diversi metodi per utilizzare viti in metallo con parti stampate in 3D e forniamo alcuni suggerimenti per integrare le filettature nella progettazione 3D.
Guarda il nostro video dimostrativo sulla stampa 3D di filettature e inserti filettati per le materie plastiche stampate in 3D.
Come scegliere una tecnologia di stampa 3D
Non sai quale tecnologia di stampa 3D è più adatta alle tue esigenze? In questa guida confrontiamo le tecnologie FDM, SLA ed SLS in base alle valutazioni di acquisto più comuni.
Opzioni di progettazione per le filettature stampate in 3D
Diamo un'occhiata alle numerose opzioni di progettazione per le filettature stampate in 3D che abbiamo raccolto nel corso degli anni all'interno di Formlabs e sulla base del feedback dei nostri clienti. La parte campione è stata progettata con lo scopo di illustrare tutti questi metodi contemporaneamente:
Abbiamo raggruppato le opzioni in base al tipo di fissaggio, elencando i vantaggi e gli svantaggi di ciascuna opzione nei diversi casi d'uso.
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Viti e filettature in metallo
In questa sezione esaminiamo tre modi per integrare inserti e dadi nelle stampe 3D finite per ottenere un fissaggio forte e duraturo che resista a numerosi cicli di montaggio e smontaggio.
Inserti a espansione
Vantaggi
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Ottima presa nelle parti stampate in 3D
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Le filettature in metallo sono resistenti e durature
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Si installano con un semplice incastro a pressione
Svantaggi
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Gli inserti potrebbero allentarsi a temperature elevate
Gli inserti a espansione sono di forma cilindrica e presentano una lieve rastremazione e zigrinatura sulle superfici esterne. Durante la fase di progettazione, integra nella parte un'estrusione con profondità e diametro basati sulle specifiche dell'inserto. Esegui la stampa e la post-elaborazione della parte come di consueto, seguendo i normali passaggi per la post-elaborazione SLA o SLS, facendo attenzione a non lasciare materiale in eccesso nella cavità e installa l'inserto con un semplice incastro a pressione. Quando si inserisce una vite, questa eserciterà una pressione che farà aderire la superficie zigrinata al materiale stampato circostante, generando un forte attrito.
Suggerimento per l'utilizzo di inserti a espansione con parti realizzate tramite stampa 3D SLA: lava la parte come di consueto, inserisci l'inserto a espansione, installa una vite ed esegui la polimerizzazione post-stampa della parte con la vite in posizione. Lasciare questo passaggio per ultimo riduce la possibilità che l'espansione dell'inserto provochi la rottura del materiale circostante.
Inserti termoindurenti
Vantaggi
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Presa migliore nelle parti stampate in 3D
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Le filettature in metallo sono resistenti e durature
Svantaggi
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Le parti in termoplastica (SLS) richiedono una saldatrice e un tempo di raffreddamento
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Le parti realizzate con materiali termoindurenti (SLA) richiedono colla e un tempo di polimerizzazione
Gli inserti filettati termoindurenti sono progettati per essere installati all'interno delle termoplastiche utilizzando una saldatrice e una punta di installazione. Possono essere anche incollati all'interno di materiali termoindurenti, come le parti SLA.
Segui le istruzioni di installazione del prodotto specifico per l'installazione all'interno di parti in termoplastica (ad esempio quelle stampate con le polveri SLS) Il processo classico consiste nell'utilizzare una saldatrice, con o senza attacchi speciali, per riscaldare l'inserto, il quale trasmette il calore alla plastica circostante. Il materiale circostante si ammorbidisce e, facendo pressione con la saldatrice, è possibile spingere delicatamente l'inserto all'interno della parte stampata. Prima di installare una vite, è necessario attendere che il materiale si raffreddi e riacquisti resistenza.
Per l'installazione su parti realizzate in materiali termoindurenti (ad esempio stampate con le resine SLA), è possibile utilizzare un collante per tenere in posizione l'inserto termoindurente. Diversamente dall'installazione tradizionale, assicurati di progettare l'estrusione in modo che corrisponda al diametro più largo dell'inserto e di utilizzare uno strato di colla cianoacrilica o di resina epossidica per mantenerla in posizione una volta installata. Prima di installare una vite, attendi che la colla si sia completamente asciutta.
Nota: nella parte realizzata con la stampa 3D SLS fotografata per questo articolo, l'estrusione è dimensionata per l'incastro a pressione, come consigliato per le plastiche termoindurenti. Questo metodo funziona anche con le parti in termoplastica, con una goccia di colla o di resina epossidica, che però non avranno la stessa presa di un'installazione con materiali termoindurenti.
Sebbene sia necessario un ulteriore passaggio di saldatura o incollaggio, gli inserti filettati termoindurenti per parti SLS e SLA offrono una maggiore sicurezza e resistenza rispetto a quelli a espansione. Con entrambi i metodi, sono un'ottima opzione per ottenere un po' più di sicurezza e resistenza rispetto agli inserti a espansione, anche se il passaggio aggiuntivo e l'attrezzatura possono risultare scomodi.
Dadi integrati nel design
Vantaggi
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Ottima presa nelle parti stampate in 3D
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Le filettature in metallo sono resistenti e durature
Svantaggi
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La fessura o l'estrusione deve essere progettata nella parte ed essere accessibile dopo la stampa
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A seconda della geometria, possono essere necessari colla e tempo di polimerizzazione
Un altro metodo per ottenere un contatto metallo su metallo è quello di progettare una fessura o un'estrusione che fissino saldamente un dado all'interno della parte stessa. È possibile utilizzare dadi esagonali o quadrati e persino dadi di bloccaggio. Esistono numerose varianti di design per questo metodo. L'importante è assicurarsi che la fessura o l'estrusione siano facilmente accessibili (che non si trovino, ad esempio, in una superficie interna), in modo che il dado possa essere installato. Per una maggiore sicurezza, si può applicare una goccia di colla cianoacrilica per tenere il dado in posizione.
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Viti in metallo e parti stampate in 3D
In alcuni casi, per esigenze di velocità e semplicità, è preferibile rinunciare a inserti e dadi, inserendo le viti direttamente sulle parti stampate in 3D. Sia che si esegua la maschiatura, sia che si utilizzino viti autofilettanti, i componenti reperibili in commercio destinati all'uso con le materie plastiche funzionano bene con i materiali stampati in 3D come resine e polveri termoplastiche.
Maschiatura nelle parti stampate in 3D
Vantaggi
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Buona presa nelle parti stampate in 3D
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Semplice e veloce da eseguire
Svantaggi
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Resistenza inferiore al metallo nei cicli di montaggio e smontaggio
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Può allungare i tempi di lavorazione per le parti con molti dettagli negativi
Utilizzare un maschiatore appositamente progettato per la plastica è un modo semplice ed economico per aggiungere le filettature alle parti stampate in 3D. Non richiede complicazioni in fase di progettazione e la maggior parte delle officine che lavora con la plastica dispone già delle attrezzature necessarie.
Viti autofilettanti
Vantaggi
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Buona presa nelle parti stampate in 3D
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Estremamente semplice e veloce da eseguire
Svantaggi
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Resistenza inferiore al metallo nei cicli di montaggio e smontaggio
Le viti autofilettanti possono essere inserite in un dettaglio negativo senza effettuare alcun lavoro di preparazione della parte. Segui le linee guida dell'azienda produttrice per le dimensioni delle estrusioni.
Si consiglia di utilizzare questo metodo con materiali duttili o con un elevato grado di allungamento. La Nylon 11 Powder e la Nylon 12 Powder di Formlabs sono entrambe adatte a questo scopo, così come le resine SLA della famiglia Tough e Durable di Formlabs. I materiali fragili o quelli con un grado di allungamento ridotto (come le resine SLA della famiglia Rigid di Formlabs) potrebbero rompersi se utilizzati con viti autofilettanti, pertanto è necessario prestare attenzione e indossare protezioni per gli occhi quando si utilizzano questi materiali.
Filettature stampate in 3D
Vantaggi
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È possibile progettare dettagli positivi e negativi personalizzati
Svantaggi
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Resistenza inferiore al metallo nei cicli di montaggio e smontaggio
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Funzionano solo con filettature più grandi
Integrare le filettature direttamente nelle parti stampate può essere efficace se si seguono alcune linee guida. Scegli filettature più grandi, almeno M6, riduci i punti di concentrazione delle sollecitazioni sulle filettature e usa profili di filettatura specifici per le materie plastiche. Con le viti più piccole, le filettature devono essere adattate per ottenere maggior presa. Ad esempio, la stampa di un profilo di filettatura semicircolare (su vite e dado) e l'utilizzo di un offset di 0,1 mm offre un migliore innesto della filettatura, con migliori caratteristiche di resistenza all'usura.
Le stampe 3D SLA e SLS sono generalmente preferibili per questo metodo rispetto alla FDM, perché sono più precise e sono in grado di produrre parti con una finitura superficiale più liscia. I materiali che hanno una bassa frizione superficiale, come la Durable Resin, sono meno soggetti a usura se sottoposti a più cicli di montaggio e smontaggio.
Quando si prepara una parte per la stampa, è importante ridurre al minimo le strutture di supporto sulle superfici filettate per garantire che le parti si inseriscano facilmente senza dover ricorrere a ulteriori interventi di post-elaborazione.
Combinazione di più componenti con filettature stampate in 3D e inserti filettati
Esistono molte opzioni per combinare più componenti stampati in 3D utilizzando viti e sistemi di fissaggio filettati. È possibile scegliere uno dei metodi descritti in precedenza, dalla stampa 3D diretta delle filettature all'utilizzo di inserti già pronti, a seconda del materiale scelto, del numero di cicli di montaggio e smontaggio previsti, della resistenza richiesta e della quantità di passaggi aggiuntivi che il flusso di lavoro è in grado di tollerare.
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