Stampa MJF e SLS: confronto tra stampanti 3D a fusione su letto di polvere di plastica
Pur non essendo un'invenzione recente, la tecnologia di stampa 3D a fusione su letto di polvere è una delle sottocategorie del settore della stampa 3D che cresce più rapidamente. I due metodi più popolari per la stampa 3D in polvere di plastica sono la sinterizzazione laser selettiva (SLS) e la tecnologia a fusione multi-getto (MJF).
Grazie alle innovazioni in ambito di hardware, software e materiali, i produttori di stampanti 3D stanno ampliando il campo di applicazione delle stampanti 3D SLS e MJF, arrivando a includere la produzione con volumi ridotti di parti per utilizzo finale, la prototipazione funzionale, gli strumenti di produzione e le parti sostitutive. Queste due tecnologie a fusione su letto di polvere presentano vantaggi e svantaggi specifici. Perciò, prima di optare per l'una o per l'altra, è necessario considerare fattori quali i costi, l'ingombro, l'applicazione prevista e la capacità in termini di volume.
In questa guida discuteremo di come funziona ognuna di queste tecnologie, inclusi i loro vantaggi e svantaggi, e delle diverse applicazioni in cui possono essere utilizzate al meglio.
Introduzione alla stampa 3D tramite sinterizzazione laser selettiva (SLS)
Stai cercando una stampante 3D per creare parti robuste e funzionali? Scarica il nostro whitepaper per scoprire come funziona la stampa SLS e perché è un processo di stampa 3D molto diffuso per la prototipazione funzionale e la produzione per l’utilizzo finale.
Perché scegliere la stampa 3D a fusione su letto di polvere di plastica?
Rendimento elevato, costo per parte ridotto
Le stampanti a fusione su letto di polvere hanno dimensioni solitamente più grandi rispetto alle comuni tecnologie di modellazione a deposizione fusa (FDM) o di stereolitografia (SLA), e sono quindi più adatte alla produzione di molte parti per stampa. La camera di stampa e la natura autoportante del letto di polvere permettono di impilare le parti in verticale e nidificarle tra loro. Questa caratteristica consente agli operatori delle stampanti 3D SLS o MJF di sfruttare al meglio lo spazio e posizionare nella camera il maggior numero possibile di parti. L'assenza di strutture di supporto significa anche che la post-elaborazione sarà più semplice e richiederà meno manodopera, consentendo una produzione di parti sempre uniforme e su larga scala.
Ad esempio, nelle stampanti 3D SLS serie Fuse di Formlabs, questa funzione è diventata automatica grazie a un algoritmo di posizionamento ottimizzato che orienta le parti in modo da riempire ogni centimetro disponibile. Una camera di stampa completamente riempita permette anche di allineare la densità di stampa al tasso di rigenerazione, in questo modo tutta la polvere non sinterizzata può essere riutilizzata per un workflow di stampa senza sprechi.
In sintesi, la stampa 3D a fusione su letto di polvere con una camera di stampa completamente riempita consente di abbattere il costo per parte nei seguenti modi:
- Producendo più parti con meno stampe, aumentando l'efficienza complessiva e riducendo i tempi di realizzazione.
- Ottimizzando la quantità di polvere non sinterizzata per ridurre al minimo gli sprechi o eliminarli del tutto.
Familiarità dei materiali
Il principale gruppo di materiali usato nella stampa SLS e MJF è il nylon, una termoplastica ingegneristica altamente efficace adatta sia alla prototipazione funzionale sia alla produzione per utilizzo finale, impiegata per un'ampia gamma di prodotti industriali e beni di consumo odierni. Il nylon è in grado di resistere ai raggi UV, alla luce, al calore, all'umidità, ai solventi, agli sbalzi termici e all'acqua. Le parti stampate in 3D in nylon possono anche essere biocompatibili e non sensibilizzanti, il che significa che sono idonee al contatto con la pelle e sicure da usare in numerosi ambiti.
Molte aziende che si rivolgono a produttori a contratto o fornitori di servizi esterni per la produzione delle parti non conoscono appieno le differenze tra la tecnologia SLS e MJF, ma hanno comunque familiarità con il materiale. Ciò significa che l'adozione di tecnologie di stampa 3D a polvere risulterà più facile rispetto a molti altri processi.
Che cos'è la stampa 3D SLS?
La stampa 3D SLS è stata la prima tecnologia di stampa 3D su letto di polvere ed è ormai da decenni una scelta diffusa per chi si occupa di ingegneria e produzione. La sinterizzazione laser selettiva è stata inventata nel 1982 da un team di ricerca dell'Università del Texas ad Austin, e si tratta di una tecnologia in cui un laser ad alta potenza sinterizza uno strato sottile di polvere dall'alto per formare una sezione trasversale piena con la geometria desiderata. Dopo ogni strato, la stampante sparge un altro strato sottile di polvere sulla parte superiore della camera di stampa mentre questa si abbassa. In questo modo si crea lo strato successivo. Questo metodo di fusione su letto di polvere laser ha suscitato l'interesse di molti team di produzione, ingegneria e design di prodotto per via del suo costo per parte ridotto, dell'elevata capacità in termini di volume e della familiarità con il materiale.
Stampanti 3D SLS attualmente sul mercato
Le stampanti SLS industriali esistono da decenni e sono state utilizzate negli anni come un qualsiasi altro macchinario pesante o apparecchio industriale. Erano in grado di svolgere in modo eccellente il loro lavoro, ma potevano essere installate esclusivamente in strutture molto grandi, dotate dei giusti finanziamenti e di operatori dedicati.
Produttori come EOS o 3D Systems progettano questi sistemi per clienti con esigenze molto specifiche. Si tratta di aziende che investono ogni anno grandissime somme, persino milioni, in macchinari e manutenzione e dispongono di magazzini e infrastrutture adatte per la loro installazione. Non si tratta di start-up, piccole aziende o singoli, semplicemente perché le soluzioni di stampa 3D a polvere sono fuori dalla loro portata.
Negli ultimi anni sono stati compiuti sforzi per ideare soluzioni di stampa 3D SLS meno costose e su scala ridotta, cosa non possibile con la tecnologia MJF, in quanto fornisce solo opzioni di grande formato.
La stampante Fuse 1 di Formlabs è stata la prima stampante 3D SLS da banco in grado di produrre parti di qualità industriale comparabili a quelle ottenute con i costosi sistemi SLS tradizionali. Grazie a un ingombro dimezzato rispetto a una macchina EOS primo prezzo, un workflow semplificato e una fascia di prezzo accessibile, la Fuse 1 (18 999 $) e la nuova Fuse 1+ 30W (27 999 $) hanno permesso a centinaia di piccoli e medi produttori di adottare la sinterizzazione laser selettiva in-house, e ai grandi produttori di incrementare la capacità delle macchine e decentralizzare alcuni aspetti della produzione.
Produzione rapida di parti SLS ad alte prestazioni con la nuova Fuse 1+ 30W
Guarda la nostra dimostrazione di prodotto per un’introduzione alla Fuse 1+ 30W e alla stampa 3D SLS svolta dagli esperti di Formlabs.
Che cos'è la stampa 3D MJF?
La stampa 3D a fusione multi-getto è una tecnica di produzione additiva a fusione su letto di polvere che serve a creare parti in maniera simile alla sinterizzazione laser selettiva, ma con un processo leggermente diverso. Per formare le parti, la stampante eroga un agente legante liquido sul letto di polvere attraverso alcuni piccoli ugelli, portando le polveri a uno stato semi-solido e terminando il processo con l'applicazione di calore. La fonte di calore a infrarossi, in seguito, polimerizza la forma a croce semi-solida. Dopo di che, viene depositato un altro strato di polvere e il processo ricomincia daccapo. Il processo è stato inventato nel 2016 da Hewlett Packard (HP) e rimane tuttora brevettato a nome del marchio.
Le stampanti a fusione multi-getto vengono spesso considerate intercambiabili con le stampanti 3D SLS, specialmente nei casi in cui le aziende affidano la stampa 3D delle parti a fornitori di servizi esterni. Questi ultimi offrono molte opzioni di tecnologie di stampa 3D, ma spesso non fanno distinzione tra le due diverse tipologie di parti stampate a fusione su letto di polvere perché le proprietà finali sono piuttosto simili.
Come nel caso delle stampanti 3D SLS, le parti MJF non necessitano di supporti e offrono dunque una maggiore libertà di design, senza i complicati passaggi di post-elaborazione richiesti da altri processi di stampa 3D. La combinazione di agente legante liquido e calore permette di creare parti con proprietà meccaniche quasi identiche a quelle create mediante sinterizzazione laser, e in larga parte sono isotropiche.
Stampanti 3D MJF attualmente sul mercato
HP detiene un brevetto sulla tecnologia di stampa 3D MJF, pertanto le stampanti MJF sul mercato fanno parte della linea di HP: la serie Multi Jet Fusion 3D. HP controlla anche il software brevettato necessario per utilizzare le stampanti. Le stampanti 3D di HP, con una fascia di prezzo che va da 340 000 $ a oltre 500 000 $, permettono di ottenere parti ad alta precisione ma richiedono un maggiore investimento in termini di costi, tempo, manutenzione continua e infrastrutture, come nel caso delle soluzioni di stampa 3D SLS tradizionali. Le stampanti 3D MJF di HP sono usate soprattutto da fornitori di servizi e grandi laboratori di produzione additiva in-house per aziende incluse nella lista Fortune 500 e, per via della loro capacità di produrre parti multicolori, sono spesso al centro di iniziative di produzione avanzata di strutture sanitarie. In passato, HP offriva anche una stampante 3D MJF di formato più piccolo destinata a designer e team di sviluppo di prodotto, ma di recente ne ha sospeso la produzione.
Confronto tra stampa 3D SLS e MJF
Qualità e prestazione delle parti
Dal momento che le tecnologie di stampa 3D a fusione su letto di polvere vengono adottate in-house soprattutto per la prototipazione funzionale o la produzione, la precisione e la resistenza meccanica sono essenziali. Con una fascia di prezzo di questo tipo, le stampanti e le parti devono avere prestazioni perfette. Altre tecnologie sono più adatte per prototipi estetici o test di aderenza, ma chi ricorre alla sinterizzazione laser selettiva e alla fusione multi-getto utilizza le parti in ambienti più esigenti, perciò la resistenza deve essere garantita. Sotto questo aspetto, le parti SLS e MJF sono praticamente identiche, perché i materiali più comuni disponibili sono per entrambe il nylon, compositi di nylon o simili, con alcune stampanti a polvere che sono in grado di stampare materiali flessibili come il poliuretano termoplastico.
Proprietà del materiale Nylon 12 Powder
SLS: Fuse 1+ 30W - Nylon 12 Powder | SLS tradizionale: EOS - PA 12 Powder | MJF: HP - HP 3D High Reusability PA 12 | ||
---|---|---|---|---|
Carico di rottura | ||||
Modulo di elasticità | ||||
Modulo di flessione | ||||
Allungamento a rottura | ||||
Temperatura di distorsione termica a 0,45 MPa |
Entrambi i tipi di tecnologia a fusione su letto di polvere producono parti dalla finitura superficiale leggermente granulosa e hanno raccomandazioni simili per quanto riguarda le tecniche di post-elaborazione. I team di ingegneria e produzione si aspettano che le parti stampate in 3D in polvere abbiano questa finitura, e in genere non viene fatta una distinzione tra le parti SLS e MJF sotto questo punto di vista.
Richiedi un campione SLS gratuito
Guarda e tocca con mano la precisione di Formlabs. Saremo lieti di inviare presso la tua azienda una parte SLS stampata con la Fuse 1+ 30W come campione gratuito.
Costi e ritorno d'investimento
Se stai valutando l'adozione in-house di una stampante 3D a polvere SLS o MJF, è necessario considerare altri fattori oltre al prezzo di acquisto iniziale della macchina. Per calcolare il ritorno d'investimento occorre comprendere l'impatto del costo dei materiali, della manodopera e della manutenzione sui costi ricorrenti di mantenimento. Durante il processo di acquisto, puoi cercare di scoprire i costi nascosti facendo le domande giuste.
Come menzionato sopra, i prezzi per stampanti SLS industriali tradizionali partono da circa 200 000 $, mentre i sistemi MJF partono da un prezzo ancora più alto: circa 340 000 $. La SLS è anche disponibile in una forma più compatta, con la serie Fuse che parte da 18 999 $ per la Fuse 1 e da 27 999 $ per la nuova Fuse 1+ 30W. A un prezzo appena inferiore ai 40 000 $ puoi inoltre acquistare il pacchetto completo della Fuse 1+ 30W, che include la stazione di recupero della polvere Fuse Sift, un piano di assistenza e tutto il necessario per la stampa.
Per quanto riguarda i piani di assistenza, quelli per le stampanti SLS e MJF tradizionali hanno un prezzo annuale pari a circa il 10% del prezzo di acquisto della stampante. Quando le soluzioni complete raggiungono cifre come 500 000 $, un piano di assistenza obbligatorio può arrivare a costare come più stampanti SLS serie Fuse all'anno.
Per i materiali, la maggior parte dei produttori SLS offre la polvere a un prezzo standard nel settore di circa 100 $/kg, mentre la polvere MJF di HP può costare la metà, a seconda del volume. Ma occorre precisare che i sistemi SLS e MJF presentano livelli di efficienza variabili quando utilizzano quella polvere. Le stampanti 3D di HP richiedono di distanziare le parti per ridurre il rischio di accumulo termico. La densità di stampa raccomandata è limitata a circa l'8-10%, il che significa che dovrai gettare una quantità di materiale pari a quella che serve per le parti stampate. È quindi evidente che i sistemi MJF generano molta polvere non riciclabile, facendo lievitare i costi di stampa.
Per entrambi questi sistemi di grandi dimensioni, l'energia richiesta per stampare è tale che non conviene avviare lavori solo per poche parti. Pertanto, l'aggiunta di un sistema a fusione su letto di polvere industriale è consigliabile solo per i produttori con esigenze di stampa 3D prevedibili e con volumi elevati. Al contrario, le stampanti serie Fuse possono raggiungere una densità di stampa di oltre il 30-40% e consentono di nidificare le parti l'una dentro l'altra al fine di ottimizzare lo spazio disponibile. Grazie al basso consumo energetico è possibile stampare a un costo molto contenuto e gli utenti possono produrre solo la quantità di cui hanno bisogno, quando ne hanno bisogno, e raggiungere facilmente i loro obiettivi.
Le stampanti SLS e MJF sono popolari perché l'assenza di strutture di supporto fa sì che la post-elaborazione sia efficiente e richieda meno manodopera rispetto alla maggior parte dei processi di stampa 3D. Tuttavia, quando si considera il costo di un sistema complesso come le stampanti 3D SLS di EOS o a fusione multi-getto di HP, occorre considerare anche l'esigenza di tecnici dedicati.
Calcola tempo e costi risparmiati
Prova il nostro strumento interattivo per il calcolo del ritorno d'investimento e scopri quanto puoi risparmiare, in termini di tempo e costi, grazie alle stampanti 3D Formlabs.
Esternalizzazione o produzione interna: quando conviene portare la stampa 3D SLS in-house?
In questo whitepaper valuteremo la proposta di valore dell'adozione di stampanti 3D SLS in-house e la confronteremo con l'esternalizzazione delle parti SLS a un fornitore di servizi.
Software
Le stampanti 3D SLS e MJF includono generalmente un software brevettato per la preparazione della stampa e la gestione, il monitoraggio e la manutenzione delle stampanti. Oltre a queste funzioni standard, per la stampa 3D a polvere è essenziale anche un software per posizionare le parti in modo efficiente. Alcune aziende hanno integrato questa funzione nel loro software di preparazione della stampa, come PreForm di Formlabs, che include un algoritmo di posizionamento automatizzato, mentre altri produttori richiedono ai clienti di acquistare separatamente soluzioni facilmente reperibili in commercio, con un costo aggiuntivo che parte dai 10 000 $.
Disponibilità di materiali
Il materiale più diffuso per la stampa 3D SLS e MJF è il nylon, in particolare il nylon 12. Il nylon è anche disponibile in diverse varianti e compositi per potersi adattare ad applicazioni diverse e ottenere proprietà specifiche, come una maggiore resistenza, rigidità o flessibilità. Ad esempio, il nylon 11 è una variante più duttile, resistente e flessibile, il nylon ad alta concentrazione di vetro è dotato di rigidità e stabilità termica di livello superiore, mentre il nylon rinforzato con fibra di carbonio è leggero e offre alte prestazioni. Alcune stampanti SLS e MJF possono anche stampare con il polipropilene (PP) e materiali flessibili come il poliuretano termoplastico o l'elastomero termoplastico.
Sebbene la maggior parte delle stampanti SLS e MJF sia compatibile con un'ampia gamma di materiali, il passaggio da uno all'altro spesso non è semplice. Per le stampanti industriali più grandi, questa operazione può richiedere uno o più giorni, perché il materiale precedente deve essere accuratamente rimosso per evitare errori di stampa. Di conseguenza, le persone che utilizzano le grandi stampanti SLS e MJF hanno macchine dedicate a un unico materiale. La serie Fuse semplifica questo workflow e consente di cambiare in meno di un'ora i materiali che hanno lo stesso componente di base e in due ore tutti gli altri materiali.
Confrontando le opzioni più convenienti attualmente sul mercato, la stampante MJF e la piattaforma SLS più popolari permettono entrambe di lavorare con quattro materiali. La HP Jet Fusion 4200 (a partire da 270 000 $) offre quattro materiali: la Nylon 12 Powder, la Nylon 11 Powder, la Nylon 12 Glass Filled Powder e il TPU, mentre la Fuse 1+ 30W di Formlabs (a partire da 27 999 $) offre la Nylon 12 Powder, la Nylon 11 Powder, la Nylon 12 Glass Filled Powder e la Nylon 11 Carbon Fiber Powder, con molti altri materiali presto in arrivo.
Come con qualsiasi altra tecnologia di stampa 3D, sono i materiali ad avere il maggiore impatto sulle prestazioni, e poiché le parti SLS e MJF sono in larga parte isotropiche, la struttura polimerica ne influenza molto la resistenza e la robustezza. Da questo punto di vista, le stampanti SLS e MJF sono praticamente identiche.
Workflow
Il workflow per le stampanti SLS e MJF è molto simile: la polvere deve essere mantenuta in un ambiente controllato, sottoposta a post-elaborazione con hardware e strumenti accessori e, per la maggior parte delle stampanti, può essere riciclata in stampe successive.
Sia le stampanti SLS tradizionali che la stampante 3D MJF di HP richiedono una formazione intensiva per la configurazione iniziale, durante la quale il personale tecnico dell'azienda può istruire l'utente sul workflow e sui passaggi di manutenzione necessari. È inoltre necessario effettuare alcuni passaggi di manutenzione continua tra una stampa e l'altra, pertanto tutti gli addetti a questo compito devono riceve una formazione specifica per ogni macchina. Per la maggior parte delle grandi aziende, le cui stampanti 3D si trovano in un ambiente di produzione insieme a diverse altre macchine avanzate, ciò non comporta costi aggiuntivi. Per le strutture sanitarie, le piccole aziende e gli istituti d'insegnamento, invece, dover aver a disposizione eventuale personale specializzato comporta costi aggiuntivi.
Al contrario, le stampanti 3D SLS serie Fuse sono pronte all'uso e richiedono una configurazione semplice di una o due ore prima di poter eseguire la prima stampa. In alternativa è disponibile anche una formazione virtuale. Le piccole e medie imprese possono installare stampanti serie Fuse senza l'aiuto di personale tecnico a tempo pieno, grazie alla natura semplificata della post-elaborazione, all'intuitiva configurazione pre-stampa su PreForm, all'assenza di manutenzione giornaliera e all'ingombro ridotto. Un team di design di prodotto può avviare una stampa ed eseguire la post-elaborazione ogni giorno, mantenendo sempre il suo normale workflow.
Efficienza e sostenibilità
Sebbene sulla carta le stampanti HP abbiano tassi di rigenerazione leggermente migliori (richiedono circa il 20% di polvere nuova, rispetto al 30% della maggior parte delle stampanti SLS), la loro densità di stampa possibile è molto inferiore (circa il 10%), e questo comporta un volume maggiore di polvere inutilizzata che deve essere riciclata. Anche con un buon tasso di rigenerazione, ad esempio del 20%, viene comunque generata più polvere inutilizzabile rispetto a una stampante SLS con densità di stampa elevate.
Se le densità di stampa sono ottimali e si crea un ambiente di stampa efficiente, le stampanti SLS possono realizzare workflow senza sprechi, in cui tutta la polvere acquistata viene utilizzata. Con le stampanti HP Jet Fusion Series, gli utenti devono scartare una quantità di polvere pari a quella utilizzata per produrre le parti.
Velocità e rendimento
Le stampanti SLS e MJF sono commercializzate come macchine di produzione, caratterizzate da velocità elevata e grandi volumi di stampa e in grado di produrre centinaia di parti in ogni ciclo di produzione. Le stampanti MJF di HP e i sistemi SLS tradizionali hanno grandi volumi di stampa, ma le stampanti HP Multi Jet Fusion sono in grado di stampare più rapidamente di quelle SLS. Infatti, l'erogazione di agente legante e l'esposizione al calore a infrarossi impiegano meno tempo per strato rispetto alla velocità di scansione dei laser impiegati nelle stampanti 3D SLS.
Tuttavia, la temperatura elevata generata durante la stampa SLS e MJF richiede un processo di raffreddamento più lungo per le stampanti di grandi dimensioni, che può arrivare a durare fino a 48 ore. HP offre una funzione che permette di velocizzare il tempo di raffreddamento delle camere di stampa, ma ha un ingombro notevole e un costo più elevato. Nel complesso, ciò significa che le stampanti MJF possono generalmente avere un rendimento superiore rispetto a quelle SLS di grande formato. Le stampanti SLS più compatte, come la Fuse 1+ 30W, hanno un volume di stampa minore e un tempo di raffreddamento più breve di sole 14 ore per una stampa completa, consentendo così agli utenti di ottenere le parti finite più rapidamente rispetto alla clientela degli apparecchi MJF e SLS di grandi dimensioni.
Anche la scalabilità è un aspetto importante: un'azienda può acquistare otto soluzioni Fuse 1+ 30W complete allo stesso prezzo di una singola HP Jet Fusion 4200, ottenendo un rendimento comparabile. La velocità di stampa migliorata della Fuse 1+ 30W consente anche di raddoppiare la produzione del modello precedentemente generato. La maggior parte dei produttori non possiede prodotti in un solo materiale, di conseguenza la capacità di stampare con più materiali deve essere tenuta in considerazione quando si pensa al rendimento.
Requisiti di ingombro e infrastrutture
Le stampanti SLS e MJF tradizionali richiedono la configurazione di tre prodotti: la camera di stampa, che si inserisce nella stampante, e la postazione di post-elaborazione. Insieme, questi tre componenti occupano uno spazio considerevole e richiedono molte prese elettriche. Le stampanti SLS compatte, come la serie Fuse, permettono di ottenere un workflow semplificato ed efficiente grazie all'inclusione della Fuse Sift, una stazione integrata di recupero, pulizia e riciclaggio della polvere. Le stampanti della serie Fuse non richiedono un cablaggio specializzato e funzionano con una normale alimentazione a corrente alternata.
Stampa a colori
Le stampanti MJF presentano un grande vantaggio: la stampa 3D a colori senza passaggi di elaborazione post-stampa. L'agente legante erogato dai getti può includere uno o più colori. Mentre gli utenti SLS devono verniciare, tingere o placcare le parti per ottenere una finitura colorata, gli utenti MJF possono aggiungere l'opzione dei colori direttamente nel software. Nel settore sanitario, le parti a colori hanno grande valore, perché i medici possono ottenere modelli anatomici multi-colore senza manodopera aggiuntiva.
La produzione di parti a colori, però, è possibile solo sui sistemi più costosi. La maggior parte delle stampanti HP produce parti di colore grigio chiaro e richiede gli stessi passaggi di verniciatura e tintura delle parti SLS. Anche la stampa a colori offre opzioni di finitura superficiale limitate. Di conseguenza, i clienti delle stampanti 3D a polvere decidono spesso di eseguire la finitura e la verniciatura in base ai requisiti delle parti finali.
Confronto tra stampa 3D SLS e MJF
SLS industriale da banco (basata sulla Fuse 1+ 30W di Formlabs) | SLS tradizionale (basata sulla gamma di prodotti di EOS) | MJF (basata sulla gamma di prodotti delle stampanti 3D MJF di HP) | ||
---|---|---|---|---|
Vantaggi | Convenienza Parti di alta qualità Alto rendimento Ampia scelta di materiali Workflow semplificato Ingombro ridotto Manutenzione ridotta | Grande volume di stampa Parti di alta qualità Alto rendimento Ampia scelta di materiali | Grande volume di stampa
Parti di alta qualità Alto rendimento Ampia scelta di materiali Stampa a colori | |
Svantaggi | Volume di stampa inferiore | Macchinari costosi Ingombro elevato Requisiti particolari della struttura Manutenzione elevata Sostituzione dei materiali complessa Necessità di operatori dedicati | Macchinari costosi Sprechi elevati Ingombro elevato Requisiti particolari della struttura Manutenzione elevata Sostituzione dei materiali complessa Necessità di operatori dedicati | |
Ideale per: | Piccole, medie e grandi aziende, fornitori di servizi | Grandi aziende, fornitori di servizi | Grandi aziende, fornitori di servizi | |
Prezzo della soluzione completa | 39 243 $ | A partire da 200 000 $ | A partire da 340 000 $ | |
Volume di stampa massimo | 16,5 x 16,5 x 30 cm | 20 x 25 x 33 cm per le stampanti primo prezzo, fino a 70 x 38 x 58 cm per le stampanti più grandi | 38 x 28,4 x 38 cm | |
Disponibilità di materiali | Nylon 12 Powder, Nylon 11 Powder, Nylon 12 Glass Filled Powder, Nylon 11 Carbon Fiber Powder | Nylon 12 Powder, Nylon 11 Powder, Nylon 12 Glass Filled Powder, Nylon 12 Flame Retardant Powder, alluminuro, TPU | Nylon 12 Powder, Nylon 11 Powder, Nylon 12 Glass Filled Powder, PP, TPA, TPU | |
Requisiti dell'area di lavoro | 1,5 × 1,5 × 1,7 m | 3,2 x 3,5 x 3,0 m per le stampanti più piccole, 4,8 x 4,8 x 3,0 m per le stampanti più grandi | 3.2 x 2.4 x 2.5 m |
Conclusioni: stampanti 3D SLS e MJF per la produzione in-house
Quando si commissionano parti a un fornitore di servizi, il prodotto finale può essere praticamente identico, che sia prodotto da una stampante SLS o da una stampante MJF. Per le parti singole o per le nuove aziende impegnate nella produzione del loro primo prodotto, i fornitori di servizi sono un'ottima opzione e le differenze tra le stampanti SLS e MJF non sono rilevanti. Tuttavia, con un volume maggiore, è più conveniente adottare una stampante 3D a fusione su letto di polvere in-house.
Prima di confrontare le specifiche tecniche (materiali, requisiti di infrastruttura), ogni utente deve prima pensare al costo di investimento iniziale. Le stampanti SLS e MJF sfruttano tecnologie leggermente diverse, hanno dimensioni differenti e ammettono l'uso di cataloghi di materiali diversi, ma la differenza più grande è senza dubbio il prezzo di acquisto.
La maggior parte delle piccole e medie imprese non può permettersi un investimento iniziale di 340 000 $ per la stampa MJF, senza menzionare i costi operativi e dei contratti di assistenza, che limitano il mercato target di queste macchine ai grandi produttori e ai fornitori di servizi con esigenze di stampa 3D dai volumi elevati e prevedibili.
Esistono più opzioni per la stampa SLS che per la stampa MJF, e data la qualità di stampa comparabile delle due soluzioni, più aziende ricorreranno alla SLS, perché rientra nei loro budget. Fattori come la stampa a colori, la disponibilità dei materiali, il workflow e l'ingombro, una volta stabilito il budget, iniziano a ricoprire un ruolo più importante. Una stampante SLS più compatta come la Fuse 1+ 30W è ideale per un budget più modesto. Rispetto ai costi dell'esternalizzazione, la maggior parte delle aziende impiega solo un paio di mesi per recuperare la spesa di acquisto iniziale.
Per determinare se le stampanti serie Fuse sono adatte alla tua applicazione, puoi richiedere un campione gratuito dei nostri quattro materiali ad alte prestazioni oppure parlare con uno dei nostri specialisti di stampa SLS oggi stesso.